giovedì 24 novembre 2016

Il Comitato delle Regioni e la Calre visiteranno il CCR di Ispra nella mattinata di venerdì 25 novembre

Il CCR di Ispra
Nell’ambito della due giorni europea dedicata all’Assemblea plenaria della Calre,nella mattinata di venerdì 25 novembre è in programma anche una visita al Centro Comune di Ricerche di Ispra (VA) che coinvolgerà una delegazione composta da membri del Comitato delle Regioni, guidata dal Presidente Markku Markkula, e della Conferenza delle Assemblee legislative regionali d’Europa presieduta da Raffaele Cattaneo. Nell’occasione i rappresentanti delle Commissioni di lavoro del Comitato delle Regioni approfondiranno le attività di ricerca e di sviluppo promosse dal Centro, per avvalersene nei rispettivi ambiti di definizione delle politiche europee.

Il Centro Comune di Ricerca (CCR), attivo a Ispra dal 1961, dipende direttamente dalla Commissione europea che ne garantisce l’indipendenza operativa e finanziaria rispetto ai Paesi della stessa Comunità. Nato per approfondire soprattutto l’indagine scientifica in ambito nucleare (dopo il trattato Euratom), si è trasformato negli anni allargando lo spettro dei suoi interessi, che oggi spaziano dalla nano medicina alla sicurezza alimentare, dall’agricoltura sostenibile alle materie ambientali ed energetiche. Suo scopo è quello di fornire un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo e all’attuazione delle politiche europee. Collabora per questo con istituzioni e università e si avvale delle competenze dei migliori scienziati europei. 
Formalmente il CCR (in inglese  Joint Research Centre-JRC) è una direzione della Commissione europea, che dispone di sette istituti di ricerca dislocati in cinque paesi membri dell’Unione (Belgio, Germania, Italia, Olanda, Spagna). Tra questi, il sito di Ispra si distingue per importanza e storia: si sviluppa su un’area di 167 ettari di cui 29 boschivi, è attraversato da una rete stradale di circa 36 chilometri, ospita 138 edifici e occupa circa 1850 persone. Questi numeri lo pongono al terzo posto, dopo Bruxelles e Lussemburgo, tra i siti della Commissione europea. 
Trattando il parere sulla difesa UE, a metà ottobre la Commissione Industria del Parlamento europeo ha inserito una parte che riguarda il centro di Ispra, chiedendone il rilancio delle attività attraverso “lo sviluppo di nuove tecnologie di difesa, anche in chiave  anti-terrorismo”.



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