venerdì 25 novembre 2016

Calre, il testimone passa dalla Lombardia all’Andalusia


La Lombardia passa la guida della Calre al parlamento della regione dell’Andalusia. L’elezione è avvenuta oggi pomeriggio alle Ville Ponti di Varese durante la giornata conclusiva dell’Assemblea plenaria della Calreg che ha visto riuniti per due giorni un centinaio di delegati in rappresentanza dei 74 parlamenti regionali europei con potere legislativo. 

A succedere al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo sarà per l’anno 2017 il socialista Juan Duran Sanchez, che presiede il parlamento di Siviglia.
Cattaneo, nel tracciare il bilancio di questa due giorni varesina, ha sottolineato più volte come da Varese si alzi forte un messaggio rivolto a Bruxelles: “Per l’Europa – ha detto infatti Cattaneo - è un tempo contrassegnato da crisi e sfiducia crescente.  Non si può solo occuparsi delle capitali ma anche delle grandi periferie d’Europa e delle loro problematiche, come insegna la Brexit. Per superare questo momento di difficoltà molto pericoloso abbiamo di fronte solo una strada: tornare all’idea di Europa dei Padri fondatori, un’Unione dei popoli e delle Regioni.  Il compito che spetta alle Regioni è proprio questo: ricostruire un’Europa dal basso”.

La video intervista

I documenti conclusivi della Conferenza della Calre sono una sorta di roadmap per cercare di ricostruire quella fiducia dei cittadini nei confronti di Bruxelles che oggi viene sempre meno. Tra le priorità: bloccare il tentativo della Commissione Juncker di ricentralizzare il percorso di concessione dei fondi di coesione togliendola ai territori e dare un ruolo legislativo al Comitato delle Regioni (oggi ha funzione consultiva) che in questo modo diventerebbe una vera e propria camera.
E poi soluzioni migliori e adeguate per gestire la sfida dell’immigrazione locale, attraverso un forte riconoscimento del ruolo del livello locale, territoriale e  regionale.
Analisi e preoccupazioni condivise anche dal neo Presidente della Calre Duran Sanchez che ha sottolineato come il 2017, con le ricorrenze del ventennale di nascita della Calre e del sessantesimo di fondazione dell’Europa, “ci attende un lavoro importante condiviso per portare avanti il nostro lavoro a favore dei cittadini, sulla scia del lavoro fatto da Cattaneo e che ha come nostri capisaldi uguaglianza, solidarietà e sussidiarietà”.

La dichiarazione Calre 2016 approvata all’unanimità durante l’Assemblea Plenaria - Sintesi dei contenuti principali

Riaffermare e proseguire una visione multilivello dell’esperienza comunitaria, attraverso un’idea di Europa costruita dal basso a partire dalla valorizzazione delle proprie diversità. Lo sancisce la “Dichiarazione CALRE 2016 approvata oggi all’unanimità durante l’Assemblea plenaria della Conferenza delle Assemblee legislative regionali d’Europa a Varese. 
Principi cardine di un “nuovo e ravvivato regionalismo europeo” dovranno essere: il valore della singola persona e della comunità, la sussidiarietà, la proporzionalità, la libertà e la democrazia rappresentativa. Principi indispensabili per “affrontare un processo di riavvicinamento dei cittadini e dei territori alle istituzioni europee più incisivo ed efficace”, finalizzato a recuperare “il valore originario del progetto politico di integrazione europea”. 
Il documento evidenzia come l’Europa si trova oggi ad affrontare problemi e sfide complicate, dalla Brexit alla gestione dei flussi migratori e al pericolo costante del terrorismo, che attendono ancora proposte di intervento condivise e soluzioni efficaci, che possono essere ricercate solo “attuando un approccio politico integrato e multilivello con l’obiettivo di costituire una governance europea che sia frutto di una reale sinergia e interazione tra il livello locale, nazionale ed europeo”.

La Dichiarazione ribadisce con forza l’importanza della politica di coesione in Europa, condizione indispensabile per sostenere la crescita e lo sviluppo di tutti i Paesi europei, ed esprime preoccupazione per la mancanza di ambizione dimostrata dalla Commissione europea nella mancata revisione del Quadro Finanziario Pluriennale, che così come attualmente strutturato ha già raggiunto i propri limiti ed è ormai di scarsa utilità. 
Auspica quindi che la Commissione e la Banca Europea per gli Investimenti possano assicurare “la complementarità e l’addizionalità” tra il fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), i fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) e altri programmi finanziati dall’Unione europea, con il pieno coinvolgimento degli Enti territoriali nell’attuazione e nel monitoraggio del piano di investimenti. 
Sottolinea infine la necessità di elaborare una nuova strategia europea in materia demografica; di mettere a punto indicatori complementari dei risultati economici; di eliminare le strozzature nei trasporti e di potenziare collegamenti transfrontalieri adeguati. 

Per raggiungere tutti questi obiettivi, si legge nel documento, i territori devono tornare ad essere il centro e il perno della politica comunitaria e tutte le associazioni e le realtà del regionalismo europeo devono collaborare tra loro intensificando le relazioni comuni e condividendo sempre di più problemi, esperienze e best-practices: “la vera sfida – ribadisce nelle sue conclusioni la Dichiarazione Calre- è intraprendere questo percorso insieme, continuando a rilanciare, con tutti gli attori istituzionali presenti sullo scenario europeo, una posizione  costruttiva che possa realmente costituire un mattone utile alla formazione di un’Europa dei popoli e delle regioni. Un’Europa più vicina ai territori e ai cittadini, più forte nella democrazia rappresentativa quale forma più alta di rappresentanza popolare, che trova la sua principale espressione ogni giorno nel lavoro dei Parlamenti regionali”.

Premio “Calre Awards–Stelle d’Europa” ai parlamenti di Galizia e Azzorre, Vallonia e Friuli Venezia Giulia

Un premio riservato alle iniziative più significative con cui le Assemblee regionali d’Europa hanno contribuito a migliorare concretamente un aspetto o un settore della vita economica, culturale e sociale delle rispettive comunità nel biennio 2014-2015, rendendo visibile l'impatto positivo delle istituzioni europee. E’ il Premio "Calre Awards – Stelle d’Europa", promosso dalla Presidenza della CALRE (la Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee).

I vincitori, scelti all’interno dei progetti presentati, sono stati premiati questo pomeriggio in occasione dell’ultima sessione dell’Assemblea plenaria  della CALRE: si sono aggiudicati il premio

il Friuli Venezia Giulia



 la Vallonia 





e, con un progetto comune, i parlamenti della Galizia e delle Azzorre

.
Nello specifico le tre proposte si proponevano i seguenti obiettivi:
Friuli Venezia Giulia: una legge per favorire l’integrazione dei migranti conciliando l’impatto sul territorio e per promuovere l’integrazione sociale;

Vallonia: un nuovo sistema multimediale per portare a conoscenza dei cittadini il tema del TTIP (Trattato transatlantico sul commercio e sugli investimenti), utilizzando la tecnologia smartphone;
Galizia e Azzorre: un progetto letterario intitolato “Uniti nella diversità”, realizzato da scrittori dei rispettivi Paesi autori di opere dedicate all’Europa: un modo originale per creare un legame fra due regioni diverse ispirandosi al principio europeo.

Abbiamo bisogno di tanto buon lavoro e di buone pratiche – ha sottolineato il Presidente Raffaele Cattaneo, premiando i vincitori –. Nelle nostre Assemblee legislative vengono votate leggi e intraprese iniziative positive a favore dei territori. È dunque importante conoscerle, metterle in rete e anche prendere spunto da chi ha saputo distinguersi per capacità d’innovazione e di concretezza nella soluzione di problemi. È importante che i Consigli regionali d’Europa si confrontino e possano lavorare insieme anche per poter perfezionare la propria attività”.

Per la prima edizione del Premio sono pervenute le candidature da parte di 9 Assemblee Legislative in rappresentanza 4 Paesi (Italia, Spagna, Belgio, Portogallo), per un totale di 14 iniziative.

Hanno ottenuto una menzione speciale 



i progetti presentati dalla Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome (rapporto di collaborazione interistituzionale privilegiato tra il Senato e la Conferenza delle Assemblee legislative regionali); Canarie (raccolta di testimonianze e riflessioni sulla parità di genere); Galizia (iniziative per sviluppare nei giovani il senso di appartenenza all’Unione europea).

Sul sito della CALRE è online la nuova piattaforma per condividere un catalogo delle migliori best practices europee promosse da enti e istituzioni regionali

CALRE 2016 Plenary assembly: “Regional parliaments are key actors for regional democracy,” says Congress Secretary General

Addressing the CALRE 2016 Plenary Assembly, in Varese, Italy, on 24 November 2016, Congress Secretary General Andreas Kiefer highlighted the key role of regional parliaments and the political cooperation between CALRE and the Congress. “From the 8 countries having regions with legislative powers represented in CALRE, ten Presidents of regional parliaments are members of the Congress. Altogether we have 59 Congress members coming from CALRE regional parliaments. This is the perfect basis for synergies,” he stated. The Congress will foster this co-operation on the basis of its priorities for 2017 to 2020 focusing on two main areas: ”Strengthening the quality of local and regional democracy” which includes the promotion of regional democracy as a factor for political and territorial stability in Europe and “Building secure societies that are respectful, inclusive and closer to citizens” which covers how helping local and regional authorities tackle the general issue of diverse and inclusive societies. Referring to the work of the CALRE WG “Better regulation”, Congress Secretary General also presented the Council of Europe draft Recommendation on the legal regulation of lobbying activities in the context of public decision-making and welcomed the fact that this text explicitely recognises the role of regional parliaments and of regional governments. This Recommendation should be adopted by the Committee of Ministers in the first semester of 2017. 

Disastri e immigrazione, l’Europa si affida al Centro Comune di Ricerca (JRC) di Ispra per affrontare le grandi


Le video interviste

I temi dei migranti e della prevenzione dei disastri naturali e il tema dell’impatto territoriale delle politiche sono i tre principali ambiti di conoscenza che sono stati sviluppati questa mattina durante la visita al Centro Comune di Ricerca (JRC) di Ispra (VA). La visita, nell’ambito della due giorni europea dedicata all’Assemblea plenaria della Calre, ha coinvolto una delegazione composta da membri del Comitato delle Regioni, guidata dal Presidente Markku Markkula, e della Conferenza delle Assemblee legislative regionali d’Europa presieduta da Raffaele Cattaneo

Le conoscenze che abbiamo appreso oggi – ha evidenziato Cattaneo - devono essere utilizzate per aggiornare le politiche regionali e per strutturarle in modo sempre più adeguato. A Ispra c’è una miniera d’oro e la Lombardia deve usare bene e fare tesoro di questa presenza, sfruttandone la vicinanza e le possibili interazioni che nei prossimi mesi si svilupperanno tra il Centro e la nostra regione. Troppo spesso –ha aggiunto Cattaneo- momenti come quello di oggi vengono pensati per i funzionari europei di Bruxelles e non per i politici che operano direttamente sul territorio: quella del politico e quella del burocrate sono però ottiche e visioni diverse, ed è nostro dovere gettare i ponti perché queste conoscenze siano messe sempre più direttamente a disposizione e siano accessibili per chi ha la responsabilità di governare e di assumere le decisioni politiche”.
Nell'occasione i rappresentanti delle Commissioni di lavoro del Comitato delle Regioni hanno approfondito le attività di ricerca e di sviluppo promosse dal Centro, per avvalersene nei rispettivi ambiti di definizione delle politiche europee, con attenzione soprattutto al centro di prevenzione dai rischi di disastri naturali, al centro dedicato allo studio dei fenomeni migratori e demografici, a quello dell’interoperabilità per veicoli e rete di distribuzione elettrica e a quello per lo sviluppo delle politiche territoriali.
In particolare la delegazione si è soffermata sul problema dell’immigrazione, sul quale dal mese di luglio il Centro ha sviluppato un percorso di studio e approfondimento appositamente dedicato e di cui la prossima settimana saranno resi pubblici i primi risultati. “Verso il tema dell’immigrazione – ha detto la responsabile del settore Alessandra Zampieri- serve oggi un approccio scientifico da parte della politica, che sappia tenere conto di dati certi e oggettivi per meglio gestire gli impatti e le conseguenze che questo fenomeno genera sulla gestione del nostro territorio, in particolare in ambito sanitario e in quello delle professioni”. La Zampieri ha indicato come prossimi obiettivi del suo settore quello di indagare in modo distinto le differenti realtà dei rifugiati e dei migranti, cercando anche di capire quali etnie, e in che modo, sono più propense all’integrazione nelle nostre comunità. “Dagli studi effettuati – ha ricordato infine - emerge come una forte pressione migratoria genera spesso effetti negativi su un territorio, solo se nell’area in questione vi è già un alto tasso di criminalità”.
Da questa estate il Centro Comune di Ricerca di Ispra si è dato un nuovo orientamento e una nuova organizzazione interna, affrontando percorsi di ricerca innovativi che riguardano le principali emergenze all'attenzione dei Governi e dei cittadini. Inoltre dal prossimo anno il Centro si aprirà a contributi e relazioni esterne con aziende private, enti pubblici e universitari, che potranno interagire e avvalersi delle sue eccellenze. Non più quindi un’isola felice a se stante, ma una realtà destinata a integrarsi e relazionarsi sempre di più con il territorio circostante, capace di mettere a disposizione e rendere fruibili le proprie conoscenze.
Il Centro Comune di Ricerca (JRC), attivo a Ispra dal 1961, dipende direttamente dalla Commissione europea che ne garantisce l’indipendenza operativa e finanziaria rispetto ai Paesi della stessa Comunità. Nato per approfondire soprattutto l’indagine scientifica in ambito nucleare (dopo il trattato Euratom), si è trasformato negli anni allargando lo spettro dei suoi interessi, che oggi spaziano dalla nano medicina alla sicurezza alimentare, dall’agricoltura sostenibile alle materie ambientali ed energetiche. 
Formalmente il JRC (in inglese Joint Research Centre) è una direzione della Commissione europea, che dispone di gruppi di ricerca dislocati in cinque paesi membri dell’Unione (Belgio, Germania, Italia, Olanda, Spagna). Tra questi, il sito di Ispra si distingue per importanza e storia: si sviluppa su un’area di 167 ettari di cui 29 boschivi, è attraversato da una rete stradale di circa 36 chilometri, ospita 138 edifici e occupa circa 2mila persone, 400 delle quali sono scienziati. Questi numeri lo pongono al terzo posto, dopo Bruxelles e Lussemburgo, tra i siti della Commissione europea. 



giovedì 24 novembre 2016

Il Comitato delle Regioni e la Calre visiteranno il CCR di Ispra nella mattinata di venerdì 25 novembre

Il CCR di Ispra
Nell’ambito della due giorni europea dedicata all’Assemblea plenaria della Calre,nella mattinata di venerdì 25 novembre è in programma anche una visita al Centro Comune di Ricerche di Ispra (VA) che coinvolgerà una delegazione composta da membri del Comitato delle Regioni, guidata dal Presidente Markku Markkula, e della Conferenza delle Assemblee legislative regionali d’Europa presieduta da Raffaele Cattaneo. Nell’occasione i rappresentanti delle Commissioni di lavoro del Comitato delle Regioni approfondiranno le attività di ricerca e di sviluppo promosse dal Centro, per avvalersene nei rispettivi ambiti di definizione delle politiche europee.

Il Centro Comune di Ricerca (CCR), attivo a Ispra dal 1961, dipende direttamente dalla Commissione europea che ne garantisce l’indipendenza operativa e finanziaria rispetto ai Paesi della stessa Comunità. Nato per approfondire soprattutto l’indagine scientifica in ambito nucleare (dopo il trattato Euratom), si è trasformato negli anni allargando lo spettro dei suoi interessi, che oggi spaziano dalla nano medicina alla sicurezza alimentare, dall’agricoltura sostenibile alle materie ambientali ed energetiche. Suo scopo è quello di fornire un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo e all’attuazione delle politiche europee. Collabora per questo con istituzioni e università e si avvale delle competenze dei migliori scienziati europei. 
Formalmente il CCR (in inglese  Joint Research Centre-JRC) è una direzione della Commissione europea, che dispone di sette istituti di ricerca dislocati in cinque paesi membri dell’Unione (Belgio, Germania, Italia, Olanda, Spagna). Tra questi, il sito di Ispra si distingue per importanza e storia: si sviluppa su un’area di 167 ettari di cui 29 boschivi, è attraversato da una rete stradale di circa 36 chilometri, ospita 138 edifici e occupa circa 1850 persone. Questi numeri lo pongono al terzo posto, dopo Bruxelles e Lussemburgo, tra i siti della Commissione europea. 
Trattando il parere sulla difesa UE, a metà ottobre la Commissione Industria del Parlamento europeo ha inserito una parte che riguarda il centro di Ispra, chiedendone il rilancio delle attività attraverso “lo sviluppo di nuove tecnologie di difesa, anche in chiave  anti-terrorismo”.



Calre, il monito del Presidente Cattaneo: "In Europa più poteri ai territori"

I Presidenti dei Consigli regionali europei presenti a Varese
La voce del territorio varesino (video)
Il caso Turchia


Per l’Europa è un tempo contrassegnato da crisi e sfiducia crescente.  Per superare questo momento di difficoltà molto pericoloso abbiamo di fronte solo una strada: tornare all’idea di Europa dei Padri fondatori, un’Unione dei popoli e delle Regioni.  Il compito che spetta alle Regioni è proprio questo: ricostruire un’Europa dal basso”. Cosi il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, e Presidente della Conferenza delle Assemblee Legislative europee, Raffaele Cattaneo ha aperto i lavori dell’Assemblea plenaria della Calre in svolgimento oggi e domani alle Ville Ponti di Varese. Una  due giorni di incontri e riflessioni con  oltre 100 delegati in rappresentanza dei parlamenti regionali europei riuniti nell’organo che raggruppa le 74 assemblee legislative delle Regioni d’Europa e che contano un bacino di riferimento di oltre 200 milioni di abitanti, più di un terzo di tutta la popolazione dell’Unione. Cattaneo ha sottolineato che l’obiettivo di una nuova Europa è nell’aspirazione stessa della Calre. 
Bisogna lavorare – ha detto Cattaneo – per riportare al centro dell’azione europea i principi  che sono stati alla base della fondazione stessa dell’Europa, il valore della dignità delle persone e dei territori. Il futuro della Calre deve avere questo orizzonte. Bruxelles deve ascoltare le voci dei parlamenti che sono il luogo della democrazia più vicino ai cittadini. La Brexit ci ha dimostrato che l’appartenenza all’Unione non è scontata e che bisogna occuparsi anche di quello che avviene non solo nelle capitali ma anche nelle grandi periferie d’Europa. A noi spetta il compito di fare proposte, di dare suggerimenti e anche di avere una visione. Oggi l’Europa la raddrizziamo infatti solo cambiando strada e riportando al centro dell’azione comunitaria i bisogni delle persone, con decisioni partecipate soprattutto con i territori”. Cattaneo al riguardo, nel tracciare il programma di lavoro del nuovo vertice Calre, ha sostenuto la necessità di intervenire sulle politiche di coesione, evitando che Bruxelles ricentralizzi il percorso di concessione dei fondi. E ha lanciato la proposta di affiancare a Commissione Europea e Parlamento Europeo una terza camera come l’attuale Comitato delle Regioni, organo attualmente solo consultivo.  Un aspetto, questo, sostenuto anche dal Presidente del Comitato delle Regioni, Markku Markkula, che nel suo saluto alla Plenaria ha sottolineato che “di fronte ai cambiamenti attuali è necessario che si torni ad ascoltare la voce delle persone. Bisogna – ha detto- lavorare sul locale con misure concrete e creare nuove opportunità di sviluppo e coesione”. Alla Plenaria della Calre ha portato il suo saluto anche il Vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala  che ha parlato di “momento storico della Calre. L’Europa oggi – ha detto Sala – ha bisogno di temi e le Regioni con i loto territori sono strategiche per ridare di contenuti l’azione dell’Europa”. 
Il territorio si confronta con l’Europa
Iniziata oggi a Varese la Plenaria della Calre con i Presidenti Cattaneo 
e Markku Markkula (Comitato delle Regioni)

Le politiche di coesione europee e in particolare la gestione dei fondi del programma 2015-2020 sono stati al centro di un incontro tra i Presidenti del Consiglio regionale della Lombardia e della Conferenza delle Assemblee Legislative europee (Calre), Raffaele Cattaneo e del Comitato delle Regioni Markku Markkula, questa mattina a confronto con i rappresentanti del territorio. Sindaci, istituzioni locali, associazioni di categoria e delle Università hanno avuto l’opportunità di avere due ore di colloquio in cui esporre le loro esperienze “europee”.

L’incontro di questa mattina apre la due giorni di Varese a Villa Ponti dove si riunisce la Conferenza delle assemblee legislative con l’obiettivo di discutere e approvare documenti sui temi “caldi” all'attenzione delle istituzioni europee.
Il Presidente Cattaneo ha invitato sindaci, vertici delle associazioni imprenditoriali e università per un confronto sulle politiche europee e le loro ricadute sul territorio, con lo scopo di creare più relazioni, approfondire conoscenze e fornire uno scambio di informazioni sui problemi.
Il Presidente Markkula ha così potuto ascoltare dalla viva voce di chi opera nel territorio le urgenze più sentite: i problemi dei lavoratori transfrontalieri, delle piccole aziende, del mondo agricolo, l’immigrazione. “Sono 50 miliardi all’anno – ha ricordato il Presidente Cattaneo – i fondi europei destinati alle politiche di coesione, 3 miliardi vanno alla Lombardia e di questi infine 142 milioni vengono gestiti in provincia di Varese”. Al termine del confronto, il Presidente Markkula si è soffermato sulle linee che guidano l’attività del Comitato delle Regioni, riconoscendo importanza e necessità di un a maggiore collaborazione tra i diversi livelli istituzionali. “Siamo consapevoli –ha detto Markkula – che deve aumentare la sinergia tra Europa e Regioni e noi come Comitato possiamo svolgere un ruolo decisivo in questo senso. A livello europeo, in particolare, occorre  una maggiore sinergia tra gli strumenti finanziari mentre, per quanto riguarda il sociale,prioritarie devono essere le attenzioni verso il mondo dei giovani, con la formazione professionale e l’aumento delle iniziative di scambio universitario”.





mercoledì 23 novembre 2016

Due anni di Carle a guida lombarda: il lavoro del Presidente Raffaele Cattaneo (video)

Foto di gruppo a Bruxelles per i presidenti membri della Calre
in occasione della 17° plenaria dell'ottobre 2013

Dal passaggio di consegne con Pilar Rojo Noguera, presidente del Parlamento della Galizia, alla plenaria della Calre che si terrà a Varese il 24 e 25 novembre 2016. In questo video (guarda) il racconto dei due anni a guida lombarda della Conferenza delle Asseblee legislative regionali europee sotto la direzione del Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo


martedì 22 novembre 2016

La Calre e il Comitato delle Regioni: scheda

L'Assemblea plenaria 2015 nella sala consiliare di Palazzo Pirelli

La Calre è la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative Regionali europee. Raggruppa i Parlamenti regionali dell'Unione Europea che dispongono di poteri legislativi. In tutto si tratta di 74 regioni facenti parte di 8 Paesi. Tali Regioni rappresentano insieme 200 milioni di abitanti. 
Più specificamente la CALRE comprende i Parlamenti delle Comunità autonome spagnole; i Consigli regionali italiani; le Assemblee delle Regioni e Comunità belghe; i Parlamenti sia dei Länder austriaci che dei Länder tedeschi; il Parlamento autonomo di Åland (Finlandia); le Assemblee regionali delle Azzorre e Madeira (Portogallo); e quello di Scozia, Galles e Irlanda del Nord (Regno Unito).
Avendo poteri legislativi, tali Regioni hanno anche il compito di convertire le regole europee nella propria normativa. Il grado di autonomia attribuita alle Regioni varia fortemente da Paese a Paese. Paesi come Germania e Belgio sono delle federazioni all'interno delle quali le Regioni godono di ampi poteri legislativi. In altri Paesi, come ad esempio Regno Unito e Portogallo, invece, alcune Regioni hanno un proprio Parlamento, mentre per il resto del Paese sono in vigore solo le leggi nazionali.
Il Comitato delle Regioni è un organo consultivo dell'Unione europea, rappresenta gli enti regionali e locali d’Europa ed è composto da 350 rappresentanti provenienti da tutti i 28 Stati membri: istituito nel 1994, ha sede a Bruxelles. 


Il
Comitato delle Regioni offre alle Città e alle Regioni la possibilità di esprimere formalmente la loro opinione nel processo legislativo dell’Unione europea per assicurare che la posizione e le esigenze degli enti regionali e locali siano rispettate.
La Commissione europea, il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo devono consultare obbligatoriamente il Comitato delle Regioni quando elaborano norme in settori che riguardano l'amministrazione locale e regionale come la sanità, l'istruzione, l'occupazione, la politica sociale, la coesione economica e sociale, i trasporti, l'energia e i cambiamenti climatici; in caso contrario, il Comitato delle Regioni può ricorrere alla Corte di Giustizia.
Una volta ricevuta una proposta legislativa, il Comitato delle Regioni elabora e adotta un parere e lo comunica alle pertinenti istituzioni dell'Unione europea. Il Comitato delle Regioni può esprimere pareri anche su propria iniziativa.
Ogni anno il Comitato delle Regioni si riunisce in 6 sessioni plenarie nelle quali vengono adottati pareri che riguardano mediamente dai 50 agli 80 progetti legislativi.
I componenti del Comitato delle Regioni sono rappresentanti eletti negli enti locali e regionali. Ciascun Paese indica i membri di sua scelta che vengono nominati dal Consiglio dell'Unione europea per un periodo rinnovabile di cinque anni. Il numero di membri di ciascun Paese dipende dalle dimensioni della sua popolazione.
Ciascun membro può anche scegliere di far parte di un gruppo politico in seno al Comitato delle Regioni. Attualmente esistono cinque gruppi politici che riflettono affiliazioni diverse: Partito popolare europeo (PPE), Partito del socialismo europeo (PSE), Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa (ALDE), Alleanza europea-English (AE) e Conservatori e riformisti europei (ECR). 
Il Comitato delle Regioni elegge un presidente scelto tra i suoi membri, che rimane in carica per un mandato di due anni e mezzo. Presidente attuale è il finlandese Markku Markkula (PPE/FI), membro del Consiglio territoriale di Espoo.


Dossier sulle associazioni regionali europee:
http://www.eupolis.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=Regione%2FMILayout&cid=1213445692573&packedargs=TemplateDestinazione%3DMIRedazionaleDettaglio2Col%26assetid%3D1213843481676%26assettype%3DRedazionale_P%26idPagina%3D1213445692573&pagename=RGNWrapper



Premio “Calre Awards Stelle d’Europa”: venerdì 25 alle ore 16 le premiazioni

Al centro il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo
con i Vice Presidenti Fabrizio Cecchetti e Sara Valmaggi

Sono 14 i progetti presentati per la prima edizione del Premio "Calre Awards – Stelle d’Europa", promosso dalla Presidenza della CALRE (la Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee). Il Premio è riservato alle iniziative più significative con cui le Assemblee regionali d’Europa hanno contribuito a migliorare concretamente un aspetto o un settore della vita economica, culturale e sociale delle rispettive comunità nel biennio 2014-2015, rendendo visibile l'impatto positivo delle istituzioni europee.
I vincitori (3 premi e 3 menzioni speciali) saranno premiati, con una originale realizzazione artistica in vetro a forma di stella, in occasione dell’Assemblea plenaria venerdì 25 novembre alle ore 16 (Villa Andrea, Centro Congressi Ville Ponti), subito dopo l’elezione del nuovo Presidente della CALRE.
Per la prima edizione del Premio sono pervenute le candidature da parte di 9 Assemblee Legislative in rappresentanza 4 Paesi (Italia, Spagna, Belgio, Portogallo), per un totale di 14 iniziative.

Sul sito della CALRE (www.calrenet.eu) è online la nuova piattaforma per condividere un catalogo delle migliori best practices europee promosse da enti e istituzioni regionali.

L’attività della Calre nel biennio 2015-2016

Lo scambio della "maquila" (il bastone del comando basco)
tra il Presidente Raffaele Cattaneo e la predecessore Pilar Rojo Noguera

Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo dal 1 gennaio 2015 riveste l’incarico di Presidente della Calre (la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi). 

Cattaneo era stato eletto all’unanimità l’8 novembre 2014 a Santiago di Compostela (Spagna) durante la 18° Assemblea Generale della Conferenza. Nel 2015 la Lombardia ha così assunto per la prima volta nella sua storia la guida della Calre, incarico rivestito poi anche per l’anno 2016. Cattaneo infatti è stato nuovamente rieletto presidente all’unanimità durante l’Assemblea plenaria della Conferenza tenutasi a Milano lo scorso 24 ottobre in occasione di Expo Milano 2015: per la prima volta un presidente della CALRE è stato eletto per due mandati consecutivi. Raffaele Cattaneo, ringraziando i presidenti delle Assemblee regionali d'Europa per la fiducia dimostrata, aveva sottolineato nell’occasione che la Calre "deve poter giocare un ruolo determinante e strategico affinché i territori e i cittadini siano i terminali delle politiche europee e realmente protagonisti, così come riconosciuto dal Trattato di Lisbona. All'Europa delle burocrazie noi vogliamo anteporre l'Europa delle periferie”, aveva aggiunto Cattaneo, evidenziando come "noi rappresentiamo la voce, che si esprime ogni giorno nei nostri parlamenti, dei cittadini europei che vivono in ogni angolo, anche il più sperduto d'Europa, ma che vogliono sentirsi a pieno titolo membri di questa comunità di popoli e di Regioni".

Il programma di lavoro della Conferenza delineato dal Presidente Cattaneo per il 2015 aveva contribuito a sviluppare un maggiore confronto interparlamentare con i Parlamenti nazionali e le proprie Commissioni (in particolare, la XIV Commissione di Camera e Senato in Italia), il Comitato delle Regioni, la Conferenza delle Assemblee legislative americane (NCSL) e il Parlamento europeo; nel corso dell’anno 2015 è stato approfondito il programma della Commissione europea all’interno della CALRE sui temi dell’immigrazione e della politica di coesione; sono state elaborate proposte incisive e concrete in grado di fornire ai parlamenti regionali approfonditi documenti di analisi; è stato costituito un nuovo gruppo di lavoro sulle pari opportunità con il coinvolgimento degli stakeholder della società civile maggiormente attivi rispetto alle tematiche europee. 

A Seattle i Presidenti di CALRE e NCSL hanno inoltre sottoscritto un accordo che apre interessanti prospettive di lavoro comune con l’obiettivo  di favorire una maggiore rappresentanza dei territori nei confronti dei rispettivi parlamenti nazionali e sovranazionali: tra gli impegni assunti, quello di mettere in condivisione le esperienze reciproche più significative in ambito legislativo e esempi utili di best practice. Sempre nel 2015 la Calre ha sottoscritto un altro protocollo con il Comitato delle Regioni che rafforza e sancisce il ruolo delle autorità regionali e locali nella definizione delle politiche europee, evidenziando l’importanza del principio di sussidiarietà nell’ottica di una governance multilivello.

Il 23 e 24 ottobre a Milano, in concomitanza con la Plenaria annuale della CALRE e durante gli ultimi giorni di Expo 2015, è stato organizzato il Primo Forum mondiale delle Assemblee legislative regionali e sub-nazionali con la sottoscrizione di un documento comune, il Manifesto di Milano.
Nel 2016 i maggiori temi in agenda sono stati la sussidiarietà, la ripresa economica, la riduzione delle distanze tra istituzioni e cittadini, la partecipazione e la trasparenza, le conseguenze del voto sulla Brexit e le misure di lotta e contrasto al terrorismo. In primo piano anche le politiche di coesione su cui punta il piano dell’Unione Europea 2014-2020 e che si lega al tema del federalismo finanziario come leva fondamentale dell’Europa delle Regioni. La necessità di ampliare la quota energetica coperta con fonti rinnovabili, una maggiore vigilanza sul Transatlantic Trad and Investimenti Partnership (TTIP) e un maggior coinvolgimento delle Regioni nel processo di negoziazione sono state alcune delle richieste principali contenute nella Risoluzione sul programma di lavoro della Commissione europea.  In evidenza, infine, la sfida dell’immigrazione con la creazione di un sistema condiviso di asilo con attenzione particolare alla problematica dei minori non accompagnati, di un’agenda europea e di un piano per la gestione dei flussi irregolari.


Raffaele Cattaneo il 12 febbraio 2015 a Bruxelles, in occasione della sessione plenaria del Comitato delle Regioni, è stato inoltre eletto per il successivo quinquennio Presidente della Commissione Politica di Coesione territoriale e Bilancio dell’Unione Europea (COTER), l’organismo del Comitato delle Regioni che raggruppa alcune importanti competenze quali fondi strutturali europei, assetto territoriale, edilizia e trasporti, macroregioni, bilancio UE e finanze locali e regionali. La Lombardia è entrata così a far parte anche del Bureau del Comitato delle Regioni.


Assemblea plenaria Calre: il programma dei lavori

Ville Ponti a Varese

Giovedì 24 novembre sarà il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo ad aprire ufficialmente alle 14,30  i lavori dell’Assemblea Plenaria della CALRE, che vede riuniti a Ville Ponti di Varese i rappresentanti dei parlamenti regionali europei.
Seguirà  il saluto del Presidente del Comitato delle Regioni Markku Markkula, poi sarà la volta del Sindaco di Varese Davide Galimberti, del Presidente della Provincia di Varese Nicola Gunnar Vincenzi e del Presidente della Camera di Commercio varesina Giuseppe Albertini.
Alle 15,30 si riuniranno i sei Gruppi di lavoro della Calre (Sussidiarietà, Coesione politica, E-democracy, Immigrazione, Pari Opportunità e Valutazione delle Politiche), che illustreranno i risultati dei lavori  effettuati nel corso dell’anno.
Alle 17 verrà presentata ufficialmente la Proposta di Dichiarazione della Calre 2016 e la Risoluzione sulle conseguenze della Brexit, il referendum col quale la Gran Bretagna ha manifestato la volontà di staccarsi dall’Unione Europea.  Verrà presentato e discusso anche un Documento sul “Rafforzamento del ruolo a livello europeo delle Autorità regionali e delle Associazioni che rappresentano le Regioni e i Territori Europei”.
La prima giornata di lavori della Plenaria della Calre si concluderà alle 18,15 con la discussione sul rinnovo della Presidenza Calre e dei coordinatori dei Gruppi di lavoro per l’anno 2017.

Venerdì 25 il Presidente Raffaele Cattaneo aprirà alle ore 15 i lavori della seconda giornata dell’Assemblea Plenaria della Calre a Varese, nel corso della quale i delegati giunti da tutta Europa in rappresentanza dei parlamenti regionali, approveranno la Dichiarazione Calre 2016, un vero e proprio Manifesto col quale la Conferenza traccia il percorso di lavoro e gli obiettivi che caratterizzeranno l’attività della Conferenza delle Assemblee legislative regionali d’Europa per il 2017.
Nella stessa giornata, alle ore 15.30, è prevista l’elezione dei nuovi coordinatori dei sette Gruppi di Lavoro e del nuovo Presidente della Calre per il 2017, che subito dopo illustrerà il suo programma.
Alle ore 16 è prevista la consegna del Premio Calre “Stelle d’Europa”.
La giornata proseguirà alle 16,30 con una Conferenza su “Regioni e Futuro dell’Europa”, che prevede l’approvazione di un Documento sul rafforzamento del ruolo a livello europeo delle Autorità regionali e delle Associazioni che rappresentano le Regioni e i Territori europei: interverranno il Presidente della Calre Raffaele Cattaneo e il Presidente del Comitato delle Regioni Markku Markkula. Nel corso dei lavori in programma anche tre distinti panel di approfondimento: “Quale futuro per regioni e Associazioni del regionalismo Europeo nella costruzione del futuro dell’Unione Europea;  “La crisi migratoria europea: una questione globale, una questione territoriale”; “Il futuro della politica di sviluppo regionale: il ruolo di Regioni e Associazioni regionali nel dibattito europeo sulla Politica di Coesione post 2020”.


Assemblea plenaria:
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I parlamenti regionali europei a Varese. Presidente Cattaneo: "Solo le Regioni salveranno l'Europa"

Un momento della conferenza stampa di presentazione della Plenaria di Varese a Palazzo Pirelli

Costruire una nuova Europa delle Regioni, che sappia conciliare e affrontare al meglio il dopo Brexit, la sfida dell’immigrazione, il federalismo finanziario e quella forte e ormai non più rinviabile spinta per un’Europa sempre più vicina ai bisogni della gente e alle necessità dei loro territori. 
Quella che si svolgerà giovedì 24 e venerdi 25 novembre alle Ville Ponti di Varese, e che vedrà presenti nella Città Giardino i Presidenti e le delegazioni dei parlamenti regionali europei riuniti nell’Assemblea plenaria della  Calre, la Conferenza che raggruppa  le Assemblee legislative regionali del Vecchio Continente, rappresenta un momento importante e strategico per rilanciare la democrazia dal basso e sottolineare ancora una volta i valori della rappresentanza, della sussidiarietà, della centralità della persona e della governance multilivello. L’appuntamento varesino è stato presentato oggi a Palazzo Pirelli dal Presidente Raffaele Cattaneo, presenti anche i Vice Presidenti Fabrizio Cecchetti e Sara Valmaggi. Cattaneo ha illustrato l’agenda dei lavori: una due giorni che avrà al centro del dibattito e degli incontri come costruire un’Europa dal basso. “La sfiducia nei confronti della Ue è sempre più crescente – ha detto Cattaneo -. Solo le Regioni salveranno l’Europa perché partendo dai territori si può ricostruire il filo di fiducia perduto nei confronti delle istituzioni comunitarie. Se l’Europa delle burocrazie e dei vincoli è percepita come sorda e distante, i rappresentanti delle istituzioni territoriali sono promotori di un rapporto diretto con i cittadini e possono portare questo importante contributo a Bruxelles. Sono convinto che ci sia una necessità di un’Europa più prossima e dal volto più umano e credo che i territori e in particolare le Regioni possano contribuire a ricostituire questo rapporto che sembra essersi interrotto”. 

Cattaneo ha tracciato il percorso degli obiettivi che verranno messi a fuoco a Varese: dare un ruolo decisivo al Comitato delle Regioni (oggi solo organo consultivo di Commissione e Parlamento europeo),  bloccare il tentativo di ricentralizzare, come vuole la Commissione guidata da Juncker,  distribuire i fondi di coesione  sociale e ripartire i fondi europei tenendo conto anche delle perdite in valore di pil che si sono avuti dal 2008 dopo la crisi in alcuni realtà macroregionali che una volta potevano contare su indicatori di forte benessere, come la Pianura Padana a alcune regioni di Spagna e Francia. “La disponibilità di questi fondi – ha sottolineato Cattaneo – deve rimanere alle Regioni che meglio degli Stati, come dimostrano i dati stessi, hanno saputo farne un uso strategico perché conoscono meglio i propri territori e avvertono meglio di altri le politiche che devono essere attivate per la ripresa economica e per rispondere alle istanze sociali”.  

Anche per il Vice Presidente Fabrizio Cecchetti “l’Europa deve essere dei popoli e non degli apparati. La Lombardia in questi anni è stata protagonista nella Calre perché vuole portare avanti la centralità dei territori nel processo decisionale. Le Regioni, attraverso i loro parlamenti, devono essere protagoniste del disegno europeo: solo attraverso i territori si possono dare risposte alla crisi occupazionale”. Per la Vice Presidente Sara Valmaggi “bisogna rafforzare gli istituti europei come luoghi di partecipazione democratica e luoghi dove si impongono politiche agli Stati e alle Regioni. L’Unione Europea è forte se sono forti i territori e le istituzioni democratiche che li rappresentano. Ecco perché oggi è importante che nel percorso europeista vi sia un ruolo importante anche per i parlamenti regionali”. 

L’agenda di Varese è fitta di impegni e di incontri. Sarà il Presidente uscente della Calre, il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, giovedì pomeriggio alle 14,30, ad aprire la plenaria con un discorso nel quale si evidenzierà il lavoro svolto nell’anno che sta per chiudersi e i risultati raggiunti. Oltre al nuovo Presidente cui i parlamenti regionali europei affideranno la Presidenza della Calre per il 2017,  e al rinnovo dei 7 Gruppi di Lavoro della Conferenza (Sussidiarietà, Coesione politica, E-democracy, Immigrazione, Pari Opportunità e Valutazione delle Politiche),  sarà elaborato un programma di lavoro molto articolato per il prossimo anno. 
A Varese, da Bruxelles, arriverà anche Markku Markkula, Presidente del Comitato delle Regioni. Presente pure Franco Iacop, Presidente della Conferenza italiana che raggruppa i Presidenti dei Consigli regionali italiani. 

Giovedì  verrà presentata ufficialmente la Proposta di Dichiarazione della Calre 2016 e la Risoluzione sulle conseguenze della Brexit, il referendum col quale la Gran Bretagna ha manifestato la decisione di staccarsi dall’Unione Europea.  Verrà presentato e discusso anche un Documento sul “Rafforzamento del ruolo a livello europeo delle Autorità regionali e delle Associazioni che rappresentano le Regioni e i Territori Europei”.


Venerdì, alle 15, è prevista la presentazione della Dichiarazione Calre 2016 e a seguire l’elezione del nuovo Presidente della Conferenza  e dei nuovi Coordinatori dei Gruppi di Lavoro. Alle 16 ci sarà la consegna del Premio Calre “Stelle d’Europa” riservato alle iniziative più significative con cui le Assemblee regionali d’Europa hanno contribuito a migliorare concretamente un aspetto o un settore della vita economica, culturale e sociale delle rispettive comunità nel biennio 2014-2015, rendendo visibile l'impatto positivo delle istituzioni europee.

venerdì 18 novembre 2016

A Varese la riunione plenaria dei parlamenti regionali d'Europa

Si terrà il 24 e 25 novembre a Varese l'Assemblea plenaria della Calre, la Conferenza delle Assemblee legislative regionali d'Europa.
Il Presidente Raffaele Cattaneo ha anticipato che in tale occasione i rappresentanti delle principali Associazioni regionali europee saranno invitati e coinvolti nella stesura di un documento finalizzato a rafforzare la rete territoriale e la capacità decisionale delle Regioni e degli enti locali in Europa. Durante l'Assemblea plenaria verrà inoltre approvato un secondo documento comune che, prendendo spunto dalla Brexit, fornirà indirizzi e proposte concrete per una nuova strategia europea in grado di valorizzare i territori e avvicinare maggiormente le istituzioni ai cittadini.
Sempre in occasione dell'appuntamento varesino saranno infine premiati i progetti vincitori del premio "Calre Awards" dedicato alle migliori best practices presentate e attuate nel biennio 2014-2015 dai parlamenti regionali europei.

"Il compito della Calre - ha affermato il Presidente Cattaneo- è cercare attraverso i territori di accorciare la distanza che si sta creando tra i cittadini e l'Europa. Far calare sempre le direttive e le scelte dall'alto non fa che allargare e aumentare questo divario e fa crescere la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni europee. Occorre invece proseguire nell'applicazione di politiche sempre più decentralizzate. Noi dobbiamo lavorare per creare un'Europa che sia vista da tutti come una opportunità e una speranza e dobbiamo continuare a impegnarci in questa direzione, consapevoli che la plenaria di fine novembre sarà un momento importante per riaffermare questi principi".

On-line anche la nuova piattaforma sul sito della CALRE per condividere un catalogo delle migliori best practices promosse da enti e istituzioni regionali in Europa.